Cagliari. Fragili immagini

Cagliari. Basilica di San Saturnino, piazza San Cosimo - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna

0re 17.00 / 18 maggio 2018 - presentazione

Cagliari. Fragili immagini
Cagliari. Fragili immagini

Con la presentazione di Cagliari, fragili immagini e del sito web www.sardegna-fragili-immagini.beniculturali.it  verrà illustrato al pubblico il progetto che ha visto il restauro di 481 lastre fotografiche dell'archivio storico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, e che mira a rendere accessibile l’intero fondo di circa 7000 fotografie scattate tra il 1892 ed il 1960.

Il volume dedicato alla città, curato da Massimo Casagrande, Stefano Montinari e Maria Passeroni, oltre a documentare le fasi del restauro delle lastre, presenta immagini inedite della Cagliari a cavallo tra i due secoli, catturando scorci familiari, sopravvissuti alla distruzione bellica o ai disastri postbellici e dunque ancora riconoscibili, oppure prospettive inconsuete, edifici non più esistenti o trasformati radicalmente. Particolarmente commoventi quelle che testimoniano gli apprestamenti realizzati per difendere le opere d’arte dai bombardamenti del 1943: i sacchi di sabbia accatastati sui leoni stilofori della Cattedrale, le barriere costruite per proteggerne i portali, le casse stipate nei sotterranei della città  raccontano dell’amore e della dedizione che chi ci ha preceduto ha avuto - anche in momenti profondamente drammatici - per il nostro patrimonio culturale.

Il sito web, online dal 18 maggio con oltre mille fotografie che ritraggono il patrimonio culturale del sud Sardegna, consentirà, tra breve, la libera fruizione dell’intero archivio fotografico della Soprintendenza a studiosi, studenti o semplici appassionati.

Il volume è dedicato a Marina Sechi, funzionaria della Soprintendenza, una cara collega prematuramente scomparsa un anno fa, che ha dedicato gran parte della sua vita al suo lavoro e che ha profuso le proprie energie nella salvaguardia di questo staordinario patrimonio.

sabap-ca@beniculturali.it