Una mostra delle donne sulle donne: "Donna o dea. Le figure femminili nella Preistoria e Protostoria sarda"

07/12/2018

Donna o dea - locandina
Donna o dea - locandina

Straordinari reperti in mostra al Museo Archeologico di Cagliari: agli esemplari di raffigurazioni femminili appartenenti alla pre e protostoria della Sardegna si aggiungeranno e faranno da elemento di confronto esemplari provenienti dalla Penisola, tra i quali spicca la cosiddetta Venere di Savignano, idolo datato al Paleolitico Superiore (circa 25000 anni fa) normalmente esposta al Museo Etnografico “L. Pigorini” di Roma.

Venere di Savignano, da Savignano sul Panaro, Modena

Ma Donna o dea non è semplicemente una mostra: la visione delle raffigurazioni di donne nella pre e protostoria isolana e d’oltre mare, diventa infatti occasione per ricostruire una storia ancora oggi incompiuta, quella del genere femminile.

Figura femminile a traforo, da Porto Ferro, Alghero

Donne sono le curatrici che hanno concepito questa mostra, un’antropologa culturale (Silvia Fanni) e due archeologhe (Marcella Sirigu e Laura Soro), che presentano il tema con uno sguardo svincolato dagli stereotipi che hanno dato origine agli stessi appellativi di “dea madre” e “venere” data agli idoli preistorici, che nascono precisamente dall’esperienza maschile della donna, prima come genitrice e poi come oggetto di ammirazione per la sua bellezza fisica.

Ed è un’altra donna ancora a fornire una nuova chiave di lettura per questa storia: Maria Lai.
Particolarmente felice la scelta dell’artista di Ulassai, il cui tormentato rapporto col mondo dell’arte, nel quale Maria faticò ad inserirsi per il fatto di essere donna, la porta a diventare da “oggetto di rappresentazione”, fece infatti da modella per Francesco Ciusa, a soggetto attivo, trasformando il telaio da strumento di un lavoro da sempre considerato tipicamente femminile, a strumento di creazione artistica.
La sua opera del 1968 “Telaio della Terra” fa simbolicamente da filo conduttore della mostra.

Per una scelta delle curatrici la mostra non prevede pannelli testuali ma privilegerà il rapporto diretto del visitatore con le opere, l’esperienza sarà integrata da strumenti multimediali tra i quali le audioguide e da un catalogo.

Diverse attività rivolte anche ai bambini e ai ragazzi saranno proposte in concomitanza con la mostra, mentre sono in programmazione momenti di incontro e riflessione sui temi suggeriti dalla mostra.

Dopo l'inaugurazione sabato 8 dicembre alle ore 17.00 la mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica, ore 9.00 - 20.00 fino al 12 maggio 2019.

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