Inaugurato l'intervento di restauro e valorizzazione del Nuraghe Palmavera

12/08/2019

Foto di Giulia Mameli
Foto di Giulia Mameli

Il sito archeologico di Palmavera risplende di nuova luce grazie ai lavori di restauro e valorizzazione realizzati dal Segretariato regionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali per la Sardegna finalizzati al restauro e consolidamento del nuraghe e alla valorizzazione del sito per migliorarne la fruizione e l’accoglienza.

L’inaugurazione dei lavori è avvenuta sabato 10 agosto con i saluti di apertura del Segretario regionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali Patricia Olivo “L’intervento di restauro e di valorizzazione del nuraghe Palmavera si inserisce tra le misure di conservazione e valorizzazione intraprese dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali in Sardegna. Il finanziamento ottenuto, che ammonta ad oltre un milione di euro, è infatti destinato non solo al restauro delle strutture, ma anche alla valorizzazione, ovvero alla fruizione dei visitatori, aspetto a cui il Ministero è particolarmente attento”

Questo intervento è il risultato dello sforzo congiunto degli uffici del Ministero nell’Isola. In primo luogo il Segretariato regionale, che io dirigo, e che rappresenta il Ministero in Sardegna, che ha raccolto e coordinato le varie professionalità degli uffici, tra cui architetti, archeologi, restauratori, assistenti del Segretariato e della Soprintendenza di Sassari. Si è avvalso anche di professionalità esterne di particolare competenza che si sono concentrate in particolare modo in alcuni aspetti legato al progetto di valorizzazione quale con l’impianto d’illuminazione del sito e lo sviluppo di un sistema di realtà aumentata, che nell’arco di pochi mesi verrà consegnato alla Cooperativa SILT che gestisce il sito e che permetterà una visita più godibile e approfondita dell’intera struttura”

Da numerosi anni il nuraghe era un sorvegliato speciale per le fortissime forme di degrado ed era monitorato costantemente dalla Soprintendenza archeologica. Il Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali per la Sardegna ha avviato e coordinato il restauro grazie allo stanziamento di € 750.000 provenienti dal Fondo per la tutela del patrimonio culturale (L.190/2014), integrati da ulteriori € 300.000, attinti dal Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese (L. 232/2016).

I lavori sono stati realizzati sotto la direzione dell’architetto Patrizia Tomassetti del Segretariato regionale del MiBAC “L'intervento che ogni inauguriamo, si è mosso secondo due obiettivi principali: il restauro conservativo e la valorizzazione ai fini della fruizione. Il restauro ha dovuto dare risposte al degrado particolarmente avanzato che le strutture presentavano. L'intervento è stato calibrato quasi chirurgicamente al fine di rispettare la materia originaria e le tecniche costruttive limitando al minino le sostituzioni. La sistemazione delle aree, l'Individuazione di un percorso accessibile e la realizzazione degli impianti permette di ampliare l'offerta culturale rivolta ad una platea più ampia di utenti e soprattutto di facilitare la lettura di uno dei monumenti più importanti dell’isola.”

Palmavera risale all’età del Bronzo medio [XVI sec. a.C.] e fu abitato fino alla prima età del ferro [VIII sec. a.C.]. Il complesso nuragico è costituito da un nuraghe, da un ampio antemurale pentagonale, che collega quattro torri-capanne, e da un vasto villaggio circostante. Gli scavi hanno dato luce a nuovi settori del sito archeologico e a ritrovamenti che segnano una svolta decisiva nella ricerca scientifica, iniziata sul sito fin dai primi anni del ‘900. Una delle scoperte più entusiasmanti è stato il ritrovamento di una terza torre, crollata o demolita durante l’età del Bronzo. La presenza della terza torre attribuisce al nuraghe Palmavera una più armoniosa definizione architettonica e contribuisce all’arricchimento delle conoscenze su questo monumento dopo più di un secolo di ricerche.

Conclude l’Olivo “Considero il cantiere di Palmavera come un esempio modello del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali in Sardegna sia per i tempi di svolgimento, poiché nell’arco di un anno sono iniziati i lavori e il oggi 10 agosto li presentiamo, che per la modalità di lavoro coordinato che ha messo insieme le risorse professioni degli uffici ministeriali dell’isola e professionalità esterne”

Grazie a questa novità, per tutta l’estate il sito archeologico ospiterà eventi serali organizzati e promossi dalla Cooperativa SILT (info: nuraghepalmavera.com). Alghero e tutta la Sardegna possono dunque vantare la presenza di una nuova stella nella compagine delle attrazioni culturali del nostro territorio.