Presentazione volume "La Via dei Retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento"

Sassari. Bibioteca Universitaria, piazza Fiume - Biblioteca Universitaria di Sassari

ore 18.00 / 28 novembre 2018 - presentazione

La Biblioteca universitaria di Sassari, mercoledì 28 novembre 2018, alle ore 18, in collaborazione con l’Editore Carlo Delfino, presenta il volume La Via dei Retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento di Caterina Limentani Virdis, studiosa recentemente scomparsa e Maria Vittoria Spissu.

Interamente dedicata alla pittura nell'Isola, tra Gotico e Rinascimento, l’opera, corredata da 18 tavole a tutta pagina e ben 401 illustrazioni a colori, si configura come un testo capace di far conoscere, nella maniera più affascinante e completa, i preziosi altari dipinti su fondo oro.

La Via dei Retabli rivela uno spiccato sguardo europeo, fornendo al lettore la possibilità di scoprire le connessioni che legano i retabli realizzati in (e per la) Sardegna a quanto prodotto nei territori al tempo compresi nella stessa Corona d'Aragona e nell'Impero di Carlo V. Il volume consente di seguire inoltre il fluire delle corrispondenze, figurative e stilistiche, tra retabli sardi e dipinti del Levante spagnolo, illustrando per la prima volta nello specifico interazioni con le fonti grafiche nordiche, la pittura flandro-iberica, l'arte fiamminga e la maniera moderna italiana.

Oltre alla prospettiva di analisi così allargata, si concentra infine sul contesto e la microstoria. La Sardegna tra XV e XVI secolo si rivelerà come composito regno-crocevia, capace di rielaborare idee provenienti dalla cultura italiana e europea, e di creare una specifica scuola di pittori, chiamati a rappresentare uno dei più sfaccettati e singolari Rinascimenti mediterranei.

 

Notizie sugli autori

CATERINA VIRDIS LIMENTANI è stata professoressa ordinaria di Storia dell'Arte Moderna, ha insegnato inoltre Storia dell'Arte Fiamminga e Olandese, Iconografia e Iconologia, nelle Università di Padova, Milano Cattolica e Sassari. È presente in campo internazionale con numerose pubblicazioni e partecipazioni a congressi, mentre in ambito nazionale ha diretto rilevanti campagne di ricerca e curato mostre e convegni specialistici. La sua produzione scientifica è di ampio raggio, comprendendo studi su specifici artisti, come Rubens e van Dyck. Si è dedicata alla pittura e alla miniatura del Cinquecento europeo, con una particolare attenzione a Jheronimus Bosch. Una parte consistente delle sue pubblicazioni rivela il suo peculiare interesse per i rapporti fra la pittura del Nord Europa e la pittura dei paesi del Mediterraneo. È stata inoltre specialista di indagini tecnologiche sui dipinti su tavola.

MARIA VITTORIA SPISSU è assegnista di ricerca presso l'Università di Bologna, dove ha ricevuto il dottorato in Storia dell'Arte Moderna ed è stata professore a contratto. Ha pubblicato la monografia Il Maestro di Ozieri. Le inquietudini nordiche di un pittore nella Sardegna del Cinquecento. Ha partecipato a convegni internazionali con interventi sulla raffigurazione dell'alterità religiosa; la circolazione di idee e la pittura flandro-iberica; la ricezione degli artisti nordici negli scritti italiani di primo Cinquecento; il Rinascimento meridionale e quello mediterraneo. Fa parte del gruppo di ricerca internazionale “Spanish Italy and the Iberian Americas”, diretto dalla Columbia University (NY) e finanziato come “Connecting Art Histories Project” dalla Getty Foundation (LA). È stata borsista presso l'Università di Sassari, nell'ambito del programma Master&Back, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, e dell'International Studies Institute (Firenze).     

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